
Si dice che l’unico ritratto verosimile di Dante sia quello fatto da Giotto (1267 circa-1337), suo contemporaneo e amico, in un affresco della Cappella della Maddalena, nel Palazzo del Podestà di Firenze (figura 1).
L’affresco, realizzato dopo il 1332, raffigura il Paradiso nella parete di fondo della Cappella e storie delle vite di Maria Maddalena e di s. Giovanni Battista in quelle laterali. Dopo il 1574, il Palazzo divenne sede del capo delle guardie, detto il Bargello, e prigione per i condannati a morte.
Oggi è il Museo nazionale del Bargello di Firenze.
Molto probabilmente Giotto ritrasse nuovamente Dante in un particolare del suo Giudizio universale dipinto nella Cappella dell’Arena di Padova.

Tra i possibili ritratti antichi e contemporanei di Dante, i più attendibili sono quello di Andrea Orcagna nel Giudizio affrescato nella Cappella Strozzi di Santa Maria Novella a Firenze (il poeta sarebbe il personaggio al centro che guarda verso l’alto, figura 2), e quello di Lorenzo Monaco nella Cappella Salimbeni in Santa Trinità, dove ritroviamo una rara, originale immagine di Dante con la barba.
Nei secoli successivi, i ritratti più celebri di Dante sono:
- figura 3 – A Firenze, nel cenacolo di Santa Apollonia, dipinto da Andrea Del Castagno nel Quattrocento.
- figura 4 – In un affresco, che lo ritrae tra le mura di Firenze e la raffigurazione dei regni dell’aldilà, realizzato in occasione del bicentenario della nascita del poeta in Santa Maria del Fiore.
- figura 5 – Nell’affresco del Duomo di Orvieto Luca Signorelli ritrae due volte Dante tra gli ascoltatori dell’Anticristo e poi tra i poeti e filosofi. In uno dei dipinti quadrangolari delle pareti a loro riservati, adornati da una trama di ninfe, tritoni, animali e mostri mitologici, il volto di Dante è circondato da quattro medaglioni, che illustrano i primi quattro canti del Purgatorio.
Figura 3 Figura 4 Figura 5
La curiosità sul vero volto di Dante ha dato vita nel 2016 al progetto “Uno, nessuno e centomila volti”, promosso da Bonobolabo in compartecipazione con il Comune di Ravenna.
Si tratta di una mostra collettiva, che coinvolge artisti diversi, dall’illustrazione al fumetto, alla street art, che interpretano in modo originale l’identità di Dante, anche con l’uso della realtà aumentata.
Sede di questa iniziativa è la Biblioteca di Storia Contemporanea “Alfredo Oriani” di Ravenna, situata di fianco alla tomba di Dante Alighieri.